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PRATOLA PELIGNA – “Pratola ai Pratolani”. Con questo slogan Antonella Di Nino presenta la sua candidatura a sindaco di Pratola Peligna. L’ex vice presidente della Provincia dell’Aquila scende in campo con largo anticipo rispetto alle scadenze elettorali, per avviare da subito un confronto con i concittadini e con le categorie produttive e professionali allo scopo di elaborare un programma amministrativo condiviso al servizio degli interessi generali della comunità pratolana. “Con lo stesso spirito del 2010, che ha distinto la mia esperienza politica e amministrativa nella Provincia dell’Aquila, accetto questa sfida per correre alla carica di sindaco della mia città e questo mi riempie di orgoglio. Correre per amministrare Pratola Peligna, la mia cittadina, è una delle più grandi soddisfazioni che io possa avere. Ho deciso di scendere in campo nella convinzione di mettere al servizio di Pratola e dei Pratolani tutto quello che ho dentro: dalla capacità amministrativa acquisita in questi anni, alla capacità professionale, instaurando con la mia comunità un rapporto di sano confronto. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere insieme a tutti gli altri. L’amministrazione di una collettività spesso si risolve in mera esecuzione di atti. Invece penso che il confronto debba tornare al centro dell’azione politica e amministrativa. Questa competizione elettorale non è una sfida tra bandiere:per quel che mi riguarda ho deciso di correre con un’unica bandiera possibile che è la bandiera di Pratola. Preciso che non è in dubbio la mia appartenenza politica, che rivendico con orgoglio. Il centrodestra è la mia casa e quella della mia famiglia. Sono fiera di aver fatto un percorso politico con questa identità. Non ho mai fatto salti della quaglia, non ho mai abbandonato quella bandiera, anche quando era in difficoltà. Ed è per questo che molte persone hanno apprezzato la mia coerenza. Oggi però la partita è diversa, oggi corro con la bandiera di Pratola, con una visione molto aperta, perché sono convinta che in questo momento fare bene non è di destra né di sinistra né dei Cinque stelle. Il bene comune non deve necessariamente avere un colore politico. E’ chiaro che scendo in campo con l’idea di costruire un’alternativa seria e concreta rispetto all’amministrazione uscente. Lavoriamo con un occhio al presente e proiettato al futuro. Il passato per me viene archiviato. Il mio unico obiettivo è formulare un programma condiviso con la collettività che abbia a cuore solo e soltanto gli interessi di questa città. Io voglio bene a Pratola, la mia famiglia ha una tradizione radicata a Pratola, tutto quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto amando Pratola. I Pratolani sono un grande popolo: quando si uniscono intorno ad una grande idea sanno fare la differenza. Sarà un’appassionante campagna elettorale in un giusto connubio, tra il mio incondizionato impegno e quello altrettanto costruttivo dei Pratolani. Con questo obiettivo e con questo spirito, non solo ci avvieremo a fare un bellissimo viaggio, in questi tre mesi che ci porteranno al voto, ma soprattutto dopo arriveremo ad amministrare questa nostra città con il coraggio delle idee. Con un pizzico di orgoglio dico che questa è la partita di Pratola, dei Pratolani e quindi “Pratola ai Pratolani”. (Red)

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