Il Consigliere regionale Americo Di Benedetto interviene con una nota sulla Ssl1 e scrive: “E’ notizia di stamattina la stabilizzazione da parte della Direzione Asl di Chieti di ulteriori 218 unità di personale tra infermieri oss, tecnici di radiologia, medici, veterinari, farmacisti e psicologi, che, aggiungendosi alle altre 419 figure assunte recentemente, fanno salire complessivamente a 624 il numero degli operatori sanitari stabilizzati a tempo indeterminato. L’Assessore Verì, volendo fortemente questa operazione, dimostra di tenere soltanto ad alcuni territori, a discapito di chi ne avrebbe altrettanto bisogno, la Asl 1 che sconta un’inefficienza ormai palese sulla programmazione dei servizi essenziali, sull’organizzazione del lavoro e, appunto, sui processi di gestione del personale sanitario, in assenza di un piano straordinario assunzionale a fronte delle crescenti necessità. Anche l’Aquila ha urgente bisogno di essere portata al centro del dibattito politico sulla Sanità e avere finalmente le giuste attenzioni da chi governa la Regione Abruzzo, ed invece oggi stiamo realmente decadendo senza dignità alcuna,col serio rischio di vederci ben presto declassificati a presidio ospedaliero di ultimo livello. Anche a proposito dell’edilizia sanitaria, questa inerzia gestionale mette in serio pericolo persino gli investimenti fatti anni fa e che si sarebbero dovuti a maggior ragione rivedere dopo il sisma, con particolare riferimento alla vulnerabilità sismica del San Salvatore, il Nosocomio della città capoluogo d’Abruzzo, che come struttura strategica maggiormente colpita avrebbe dovuto evidentemente beneficiare più di tutte, di investimenti chiari e mirati, ed invece è accaduto esattamente il contrario, con le altre realtà abruzzesi che ne hanno giovato più e meglio. Le strutture strategiche, infatti, dovrebbero avere indice vulnerabilità pieno, motivo per cui noi oggi abbiamo la responsabilità di pensare ad un nuovo Ospedale regionale che sia il volano del miglioramento dell’intera sanità abruzzese, soprattutto perché, se così fosse, distando pochissimo la nostra città da Roma capitale, non potrà che beneficiarne l’intero territorio.
Torno a chiedere, quindi, una sanità edilizia di prospettiva e che sia dotata di personale adeguato, auspicando uno sforzo finanziario che consenta, anche qui da noi, di “premiare” quelle professionalità, medici e operatori sanitari, che nei tanti momenti critici della pandemia e in seguito del recente attacco hacker ai sistemi informatici, si sono spesi e continuano a spendersi ogni giorno nonostante la politica sanitaria ragionieristica della ASL n.1 continui a palesare evidenti incapacità di programmazione e d’intervento, tagliando e mai investendo. La nuova rete ospedaliera è in dirittura di arrivo e tra tutte le strutture sanitarie si rischia di perdere proprio quella dell’Aquila. E’ tempo di invertire la rotta e agire con soluzione definitive: in caso contrario, se il San Salvatore subirà il declassamento, la responsabilità sarà di tutti e non potremo far altro che rassegnarci definitivamente alle parate di estetica istituzionale, prendendo atto, però, questa volta si, della nostra inadeguatezza politica”, conclude Americo Di Benedetto.