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È prevista per domani la seduta della commissione sanità sulla Rete Ospedaliera. “L’impegno del M5S”, come dichiara il capogruppo Taglieri, “è quello di mitigare i danni che il Documento, così come proposto dal centrodestra, porterà all’offerta sanitaria pubblica in Abruzzo. Pertanto i nostri emendamenti di merito puntano a ripristinare servizi e tutelare le prestazioni negli ospedali. Sono tutte richieste che puntano a garantire agli abruzzesi un adeguato diritto alle cure, poiché se non migliorata questa Rete Ospedaliera riuscirà al tempo stesso a essere inutile e dannosa. Inutile perché arriva fuori tempo massimo, a soli quattro mesi dalla fine della legislatura, e non ci sarà modo di attuare nulla, e inoltre perché non offre nessuna risposta alle criticità impellenti del nostro sistema sanitario: 25mila prestazioni in meno rispetto al passato, mobilità passiva in aumento, liste d’attesa infinite e la carenza cronica di personale. Sulle questioni realmente importanti per la nostra regione, come l’identificazione dei DEA di II livello chiesta anche dal tavolo ministeriale, rimanda ogni decisione ai prossimi 36 mesi. Dannosa perché la fretta di approvare il testo, nonostante le osservazioni del Ministero sui DEA di II livello, rischia di far attendere all’Abruzzo per troppo tempo anche i fondi ex articolo 20 destinati all’edilizia sanitaria. Senza contare il danno che si registra sulla mortificazione delle aree interne, che vengono depauperate da una centralizzazione dei servizi nelle grandi strutture di Chieti, Pescara, L’Aquila e Teramo. Si sta facendo di tutto per approvare in fretta e furia un documento che nei tagli agisce subito, ma nelle questioni dirimenti rimanda pavidamente ogni decisione a 3 anni da ora. Chiediamo:

– per l’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti che la Pneumologia, declassata a UOSD torni a essere una UOC;

– che al Renzetti di Lanciano siano ripristinate le UOSD di Otorino, Urologia, Nefrologia e Dialisi. Che i posti letto per la Dialisi siano ripristinati anche ad Atessa, Ortona e Vasto. Abbiamo inoltre chiesto che alcune unità operative declassate, mantengano chiaro il loro atto di indirizzo. 

– Chiediamo che gli ospedali di Penne e Popoli conservino la loro identità, così come chiediamo che vengano garantiti i servizi essenziali per gli ospedali di Teramo, Atri e Giulianova.

Abbiamo, poi, scritto emendamenti per la salvezza integrale dell’ospedale di Tagliacozzo che, per come ipotizzato dal centrodestra, diventerebbe una sorta di succursale di Avezzano. Il presidio di Tagliacozzo, infatti, ha visto ridursi a UOSD una delle due riabilitazioni che oggi sono UOC. Parliamo di un’eccellenza per il territorio in ambito riabilitativo con un alto tasso di mobilità attiva e occupazione posti letto, che confermano il suo ruolo fondamentale nel bacino di area interna e montana. Con un emendamento quindi chiediamo che la riabilitazione declassata torni ad essere una UOC, che sia attribuito un codice ministeriale con direzione sanitaria e che siano confermati tutti i servizi presenti.

– Abbiamo anche chiesto che i 20 posti letto previsti a Pescina siano collegati ad Avezzano e non a L’Aquila, per l’illogicità di tale scelta vista la distanza dal Capoluogo”.

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