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ospedale san salvatore L'Aquila

I Consiglieri di “Il Passo Possibile” Alessandro Tomassoni, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Elia Serpetti spiegano con un comunicato la situazione sempre più critica all’Ospedale San Salvatore “dove sembra che manchino persino le lenzuola pulite per il cambio biancheria, con i pazienti costretti ad attendere diverso tempo e ad accontentarsi di sostitutivi di carta monouso. L’ennesima grave disfunzione, che si aggiunge a quelle già note che affliggono quotidianamente gli utenti, davvero una vergogna ! Detto dell’insufficiente approvvigionamento dei dispositivi specie per i reparti ad alta intensità assistenziale, insostenibili continuano ad essere l’insopportabile lunghezza delle liste d’attesa per l’accesso ad esami specialistici anche di una certa importanza ( talmente cronica che per alcuni non è possibile nemmeno prenotare !), l’annosa mancanza di personale e di medici di cure primarie, i tempi biblici di attesa al CUP dove di recente è dovuta persino intervenire la Polizia per calmare gli animi degli utenti esasperati dall’attesa o non serviti oltre orario e tutelare gli operatori che ne subiscono troppo spesso l’evidente malcontento. Queste criticità si evidenziano ancor più con riferimento all’’unico servizio di accesso possibile alla struttura ospedaliera, parliamo del Pronto Soccorso, così generando un livello di disagio intollerabile sia per gli utenti, costretti ad attendere ore interminabili per una visita e anche 2/3 giorni per un posto letto, che per gli stessi medici e operatori che fanno l’impossibile con dedizione ammirevole. Inutile dire come ancor più gravi siano le conseguenze per le classi sociali più deboli, che non possono trovare risposte al loro sacrosanto diritto di essere curati se non nel servizio sanitario pubblico. Una situazione sanitaria quella cittadina giunta ormai ad un punto di non ritorno, un’inefficienza figlia delle incaute scelte manageriali di razionalizzazione dei costi che da troppo tempo sfociano nei descritti disservizi che gli utenti sono stanchi di subire puntualmente sulla propria pelle. Ci chiediamo se per il Direttore Generale della A.s.l. n.1 Ferdinando Romano sia accettabile questa situazione gestionale che sta mettendo in ginocchio il nostro presidio cittadino; ci chiediamo con quale coscienza e coraggio il Presidente della Regione Marsilio e l’Assessore regionale alla Sanità Verì, dinanzi ad un fallimento così evidente come quello della loro gestione politico/sanitaria locale e regionale, abbiano il coraggio di chiedere la loro conferma politica a tutti quei cittadini/utenti completamente dimenticati e non tutelati nei propri diritti ed esigenze”, concludono i Consiglieri

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