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Nella giornata di ieri il Consiglio Regionale ha approvato progetto di legge con il quale è stata disposta la proroga delle concessioni del servizio idrico agli attuali gestori abruzzesi alla data del 31 dicembre 2027. Questo progetto, finanziato con oltre 850 mila euro, è teso a garantire sia un ottimale condizione igienico-sanitaria avendo un sicuro afflusso idrico, e anche migliorare il patrimonio residenziale esistente. È previsto un contributo a fondo perduto, erogato dall’ERSI, tra i 250 euro e i 1.500 euro per ciascun edificio idoneo. Gli attuali gestori del servizio in Abruzzo, tutti a totale proprietà pubblica, ben cinque concessioni sarebbero scadute prima del 31 dicembre 2027, ossia l’orizzonte temporale di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede in programmazione ingenti risorse sulle reti idriche abruzzesi, con il rischio di affidamento a gestori differenti e, quindi, con ovvi e connessi ritardi procedurali nell’attuazione degli investimenti. In Abruzzo tutti i sei gestori del servizio idrico sono società o consorzi a totale capitale pubblico: in questo modo si garantisce, almeno fino al 2027, il mantenimento della governance dell’acqua in mani pubbliche e quindi nelle mani degli abruzzesi. La garanzia di stabilità delle concessioni vuol dire che le società non avranno scuse per implementare una gestione efficace ed efficiente con un tempo adeguato a programmare e ad attuare investimenti. Ai sindaci soci e all’ERSI spetta il compito di vigilare affinché le società che gestiscono il sistema idrico attuino politiche gestionali efficienti e rivolte alle vere necessità dei cittadini.

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