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SULMONA – Continua a colpi di comunicati stampa la polemica fra l’ex Vice Presidente della Provincia dell’Aquila Antonella Di Nino e l’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo. “All’appartenenza ottusa ad un partito che ha distrutto un intero territorio preferisco l’orgoglio di essere Peligno”- esordisce Gerosolimo nella nota di replica alla Di Nino che stamane ha dichiarato di non accettare lezioni dal “campione di trasformismo”. “Se difendere la propria terra, a volte mettendosi contro la maggioranza a cui si appartiene, vuol dire essere trasformisti, allora sono orgoglioso di essere trasformista”- riprende l’assessore che presenta il conto. “Quanto ai risultati ottenuti dal sottoscritto in materia di politiche del lavoro e di investimenti infrastrutturali, gli atti e le cifre parlano da sole. Erano anni che non venivano adottate in favore della Valle Peligna una quantità così ingente di misure di sostegno. Credo che alla ex vicepresidente della provincia non basterebbero tre vite per eguagliare i medesimi risultati, considerato il nulla cosmico prodotto in sette anni di attività politica da vicepresidente della Provincia prima e da coordinatrice provinciale di Forza Italia poi.
In sette anni ha saputo dire solo “signor sì” al suo partito a danno del nostro territorio. Da quando la conosco, ha vissuto il suo paese per tre mesi, trenta giorni alle elezioni del 2010, trenta giorni alle amministrative del 2012 e trenta giorni ora. Ora dice “Pratola ai Pratolani” e ciò mi sembra quantomeno paradossale detto da una come lei. Ammesso che non riesco a comprendere l’allusione a taluni “famelici amici”, ricordo solo alla Di Nino che quando si è trattato di assegnare le poltrone, lei si è sempre distinta per un atteggiamento parentale e familista. In merito poi al mestiere stia tranquilla perché come ben sa esercito la professione di avvocato a seguito di esame svolto presso la Corte d’Appello della nostra Regione. Termino qui evitando di fare ulteriori polemiche ed auspicando che la campagna elettorale di una Paese straordinario come Pratola Peligna si riempia di contenuti e non di palloncini azzurri con la scritta Di Nino”. chiosa l’assessore. Il braccio di ferro sembra non finire.

Andrea D’Aurelio

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