Ci ha sconcertato la fuga in avanti fatta oggi in consiglio comunale dal capogruppo di Fratelli d’Italia con la presentazione di un ordine del giorno sul 110, a firma dei soli capigruppo di maggioranza che, senza menzionare minimamente il lavoro fatto precedentemente nell’ambito della prima commissione, ribadiva in gran parte quanto già contenuto nella mozione presentata (primo firmatario Stefano Palumbo) e approvata all’unanimità nella seduta del 5 dicembre scorso. Un tentativo, quello di oggi, di accaparrarsi il merito esclusivo di un lavoro corale che, di fronte alla chiusura sulla possibilità di fare integrazioni emendative al testo che riconoscessero il lavoro pregresso di tutti, non abbiamo potuto assecondare. Comprendiamo le difficoltà di Fratelli d’Italia rispetto al cortocircuito politico-istituzionale che si è generato in tema di Superbonus con il governo nazionale che, attraverso un decreto legge, sconfessa il progetto di legge varato due gioni prima dalla giunta Marsilio sull’acquisto dei crediti fiscali, o che esprime parere contrario agli emendamenti al decreto ricostruzione presentati da Liris. Così come appaiono evidenti le contraddizioni di Lega e Forza Italia che, nel giustificare la repentina decisione del governo di bloccare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, rinnegano sé stessi e la loro presenza nel governo Draghi. Ciononostante dobbiamo richiamare le forze comunali di maggioranza ad un atteggiamento più serio e responsabile nei confronti dei tanti cittadini, imprese e progettisti del nostro cratere sismico che nel valzer dei continui cambi di regole rischiano di rimanere tragicamente beffati. Da parte nostra reiteriamo la richiesta fatta in aula, di convocazione, entro lunedì 27 febbraio, del tavolo tecnico con ordini e categorie deciso dall’assise comunale ormai due mesi e mezzo fa ma colpevolmente ancora mai convocato. Che la nostra realtà territoriale, in virtù della sovrapposizione dello strumento del superbonus con il processo di ricostruzione, necessitasse di una tutela particolare era ben chiaro da tempo, tant’è che già a dicembre aprimmo sull’argomento un confronto in consiglio comunale scaturito poi nell’approvazione unanime di una mozione costruita con il contributo di ordini professionali e categorie. Talmente erano valide le proposte in essa contenute che alcune di esse sono state recepite dal Governo (come l’introduzione della check list) o attualmente al vaglio (come il ricorso allo strumento del F24). Piccoli risultati che, tuttavia, l’intero consiglio comunale avrebbe dovuto rivendicare con orgoglio rilanciando in maniera compatta ed ancora più forte tutte le misure necessarie al superamento degli intralci normativi generatisi. E invece anche questa volta per il centrodestra è prevalso l’interesse politico di parte a quello collettivo di chi siamo chiamati a rappresentare.