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La giunta comunale dell’Aquila ha approvato il progetto esecutivo per il nuovo loculario del cimitero di Paganica. È prevista la realizzazione di 240 loculi, per un importo complessivo di 350mila euro.
“Prosegue a ritmi serrati l’operazione dell’amministrazione comunale tesa a recuperare e a migliorare i cimiteri del territorio – hanno commentato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore ai servizi cimiteriali, Fabrizio Taranta – a Paganica era essenziale procedere a un incremento del numero dei loculi e abbiamo proceduto in tal senso. In generale, l’impegno di questa amministrazione sul fronte dell’edilizia cimiteriale è attestato dai fatti. In tre mesi, infatti, la giunta ha approvato progetti per circa 12 milioni di euro, per interventi al cimitero monumentale del capoluogo e a quelli di Arischia, Filetto, Camarda, Roio e Pianola, oltre che, ovviamente, a Paganica”.
La Commissione Territorio odierna aveva ad oggetto il “Progetto di soppressione passaggi a livello e viabilità alternativa” grazie a una richiesta che era stata fatta un anno e mezzo fa dal consigliere Palumbo, ignorata dalla maggioranza e per questo reiterata a febbraio scorso dal consigliere Romano.
Una commissione che si poneva l’obiettivo di dirimere le criticità ancora presenti per gli abitati interessati dalla chiusura dei passaggi a livello; una storia vecchia, certamente, ma che in questi ultimi quattro anni non ha visto segnare quel cambio di passo che pure era alla base delle promesse elettorali della giunta Biondi. Oggetto della commissione erano gli strumenti di mitigazione che a fronte della obbligatorietà di legge della soppressione dei passaggi a livello dovevano garantire alla città meno disagi possibili, come la realizzazione di alcune rotatorie, una soluzione alternativa per la zona di Pile, un accesso ai terreni agricoli per San Gregorio, l’adeguamento della viabilità in località Loretuccio a Sant’Elia e la possibilità di un sottopasso per collegare la fermata di Sassa NSI con il vicino progetto CASE. Di questi interventi, concordati con ANAS e RFI a fine dalla scorsa consiliatura dall’allora assessore Palumbo e inseriti in una deliberazione del 2018 portata in giunta dall’ex vicesindaco Guido Liris, alcuni, dopo quattro anni di mandato, attendono ancora di essere completati.
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Per questo, alla presenza dei responsabili di Rfi, del Comune di Barisciano e dell’Anas si è cercato di creare le basi di una discussione aperta alla conoscenza di tutto il Consiglio comunale e alla definizione delle criticità ancora irrisolte.
La commissione di oggi sotto questo punto da vista ha risposto anche più del dovuto alle premesse con l’impegno da parte dell’amministrazione a recuperare il tempo perduto.
Paolo Romano ha discusso la proposta che riguarda l’abitato di San Gregorio dove l’unico passaggio a livello esistente risulta già chiuso con non poche difficoltà per i mezzi agricoli della zona costretti a dover passare dentro l’abitato di Onna per recarsi nei campi; sfruttando l’utilizzo di uno dei due passaggi a livello ancora attivi afferenti al Comune di Barisciano si potrebbe chiedere ad Rfi di costruire una viabilità alternativa attraverso la realizzazione di uno scatolato sotterraneo con idonee altezze e di un piccolo ponte a ridosso del fiume così da permettere facilmente e in sicurezza il passaggio dei mezzi agricoli. Il consigliere Palumbo, dal suo canto, ricordando tutto il lavoro da lui fatto nel 2017 con la raccolta delle tante istanze pervenute dal territorio e con le soluzioni proposte, ha ribadito la necessità di mantenere gli impegni presi con gli abitanti di Sassa, Pile, Sant’Elia e San Gregorio, coniugando la necessaria sicurezza con le altrettanto importanti esigenze di accessibilità. Questioni da risolvere in fretta se è vero quanto dichiarato in commissione dal responsabile di Rfi, Ing. Mario Esposito, sul profilarsi di un possibile disastro ferroviario colposo a carico dell’amministrazione circa il passaggio a livello di Pile.
Un fatto gravissimo, chiaramente verbalizzato, che da parte di una pubblica amministrazione non può passare come una sparata superficiale di un passante.

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