Programmazione più razionale dei nuovi spazi cimiteriali, aree riservate alle confessioni religiose diverse da quella cattolica e possibilità della sepoltura a terra in uno dei cimiteri del territorio diverso dalla frazione di residenza. Queste le principali novità del nuovo regolamento di polizia mortuaria, approvato oggi dal Consiglio comunale dell’Aquila.
“Il regolamento – ha spiegato l’assessore Fabrizio Taranta, che ha illustrato il provvedimento in Aula – recepisce e si adegua alle varie normative nazionali e regionali che sono intervenute nel corso del tempo, mettendo ordine alla materia. Inoltre, abbiamo cercato di dare seguito alle numerosissime richieste dei cittadini che hanno avanzato diverse esigenze in questi anni”.
Taranta ha precisato, in proposito, che viene meno il criterio che legava il luogo della sepoltura a quello della residenza, per quanto riguarda l’inumazione a terra. “In altri termini – ha spiegato – la sepoltura a terra doveva avvenire in quel cimitero, tra i venti del territorio comunale, in cui la persona deceduta era residente. Adesso non più e questo consente ai cittadini di poter ottenere l’inumazione a terra nei cimiteri dove si trovano altri familiari”. “Inoltre – ha proseguito l’assessore Taranta – per la prima volta degli spazi vengono riservati ai fedeli di confessioni religiose diverse da quella cattolica, che potranno essere gestiti dalle associazioni di riferimento che faranno richiesta, in convenzione con il Comune. Da non trascurare anche la riorganizzazione delle case funerarie che, in questo nuovo regolamento, vengono finalmente normate in modo più organico”. L’assessore Taranta ha inoltre sottolineato che la nuova normativa approvata dal Consiglio va ad aggiungersi al recente affidamento della gestione dei servizi cimiteriali all’Asm, completando così un’operazione mirata al miglioramento generale della pianificazione delle opere da realizzare in queste strutture e dei servizi connessi.
Approvata dal Consiglio anche la parte descrittiva e della sezione strategica e operativa (parte prima) del documento unico di programmazione (dup) 2024-2026. Il documento traccia un quadro della programmazione dell’amministrazione per il prossimo triennio, partendo, tra l’altro, dall’analisi dei contesti esterni – scenari economici internazionale, nazionale e regionale, Pnrr e fondo complementare – e interni – struttura organizzativa, politiche tributarie e società controllate e partecipate – all’ente. Rappresenta inoltre la situazione dei vari settori in funzione dei programmi e degli obiettivi da raggiungere. Si tratta, come detto, della parte descrittiva del dup, rinviandone l’aggiornamento, nonché l’inserimento della parte contabile e della sezione operativa parte seconda, all’atto della presentazione dello schema di bilancio di previsione 2024-2026.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno relativo al conflitto che sta interessando la striscia di Gaza (firmato da Simona Giannangeli e Lorenzo Rotellini, L’Aquila Coraggiosa, e Alessandro Tomassoni, Il Passo Possibile, con emendamento sottoscritto dagli stessi firmatari, da Claudia Pagliariccio e Leonardo Scimia, Fdi, e da altri consiglieri). Il documento, tra l’altro, impegna il sindaco e la giunta “a esprimere ferma condanna del massacro in atto della popolazione civile della striscia di Gaza, richiamando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario”. L’ordine del giorno prevede anche che vengano attuate le dovute azioni presso il Governo nazionale e presso l’ambasciatore di Israele a Roma “al fine di richiedere l’immediato cessate il fuoco” e chiede, sempre al Governo centrale, di attivarsi “affinché la popolazione civile della Striscia di Gaza riceva tutti gli aiuti umanitari necessari”. Il documento prosegue chiedendo la piena condanna degli attacchi terroristici compiuti da Hamas il 7 ottobre scorso “che hanno provocato la morte di più di 1000 persone tra la popolazione israeliana e il sequestro di 200 ostaggi”. Per quelli che sono ancora nelle mani di Hamas viene inoltre chiesto un impegno fattivo per la loro liberazione. L’ordine del giorno chiede altresì al Governo italiano di promuovere ogni azione perché cessino gli attacchi, in particolare ai civili, alle case di cura e ai beni primari della popolazione della striscia di Gaza, e ogni attività possibile a livello internazionale per una “soluzione politica strutturale secondo il principio ‘Due Popoli, due Stati’”.