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Se vi fosse stato bisogno di conferme circa la debolezza ed inadeguatezza degli attuali vertici della ASL 1, la riunione odierna ha confermato il giudizio. Nessuna risposta sui temi posti, incredibili rimandi di responsabilità alla politica regionale, che peraltro tale assetto ha dato alla ASL1. In un drammatico gioco delle parti loro sono i buoni, i volenterosi, i coerenti e gli altri, cioè i loro mentori i cattivi. Nessuna assunzione di responsabilità. Vi è sempre un impedimento, le problematiche rimangono prive di soluzioni. Sui Nuclei di Cure Primarie siamo alla farsa. Sono intenzionati a procedere alle sostituzioni dei medici usciti per pensionamento ma incredibilmente non conoscono le capienze del loro Bilancio e dei vari fondi che lo compongono. Altrimenti procederebbero. Sulle Case di Comunità, confermano determinazioni incomprensibili, dettate da convenienze economiche e non dai bisogni delle cittadine e dei cittadini. Pertanto le stesse, sia a L’Aquila che a Sulmona, sorgeranno all’interno dei nosocomi cittadini, ben distanti da quel concetto di medicina territoriale di prossimità tanto reclamata ed anelata durante la dura fase pandemica. Allo stesso tempo si prospettano mirabolanti projet-financing tesi a realizzare parcheggi certo utili, ma che non risolvono i problemi dell’assistenza sanitaria delle nostre comunità. Fastidio e mancate risposte la cifra della riunione. Fastidio nel produrre e consegnare atti, nel renderli disponibili, nel comunicare. Risposte tutte volte a giustificare se stessi e rispedire le responsabilità alla Politica. Tante, troppe quasi tutte inevase le richieste poste nella Piattaforma prodotta dalle scriventi. Ancora hanno bisogno di tempo, lo stesso che i fruitori dei servizi sanitari spesso non hanno. Lo stesso che loro provano a guadagnare, mentre le problematiche tutte rimangono senza risposta. Esternalizzazioni, liste di attesa, emergenza urgenza, salute mentale,consultori, hackeraggio e furto dei dati gli altri temi posti alla loro attenzione. Risposte evasive e di circostanza. Impegni pochi e formali. Saremo riconvocati e saremo come sempre presenti e determinati ad ottenere le risposte ai bisogni posti. Il tempo però è fattore determinante. Non siamo disposti ad ulteriori rimandi, non accetteremo ulteriori giustificazioni. Siamo pronti a continuare la mobilitazione e se necessario ad alzare il livello della stessa.

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