Si susseguono gli assessori ma le vertenze restano, drammaticamente irrisolte nell’inerzia di questa amministrazione. Tra tutte, quella del complesso sportivo Verdeaqua è forse la più emblematica, nata dagli errori dell’assessore Piccinini, gestita senza risoluzione dell’assessore Fabrizi ed eredita dal neo assessore Colonna al quale chiediamo, contrariamente a quanto fatto dai suoi predecessori, di raccogliere un nostro ponderato suggerimento. Eravamo stati facili profeti nel denunciare preventivamente come le condizioni previste per la gara di affidamento della gestione di Verdeaqua avrebbero mandato la stessa deserta: così infatti si è puntualmente verificato. Il rischio che si giunga allo stesso esito anche con la nuova procedura di gara, soprattutto tenendo conto di tutte le incertezze sulla pratica degli sport legate all’emergenza COVID e del peggioramento delle condizioni della struttura con il passare del tempo, è altissimo. Il problema, è bene ricordarlo, non riguarda solo il deperimento di un impianto sportivo che per decenni è stato un punto di riferimento per tante società sportive e semplici cittadini, ma anche il destino di 18 dipendenti (di cui 6 persone disabili) per i quali proprio questo mese scadrà l’indennità di disoccupazione percepita fino ad oggi.
Aggiungere un nuovo errore ai tanti già fatti precedentemente rappresenterebbe il colpo di grazia che va evitato ad ogni costo. Suggeriamo per questo all’assessore Colonna di destinare 600.000 euro dei fondi della Legge Regionale 41 (su un 1.775.000 euro attualmente disponibili) ai lavori previsti per l’adeguamento dell’impianto, in modo da rendere i termini della gara più appetibili ai possibili investitori. Sappiamo che sui fondi della L41 si accalcano le aspettative di tanti consiglieri per la realizzazione di microinterventi, probabilmente utili in una condizione di normalità ma che noi riteniamo vadano oggi concentrati, secondo un principio di priorità , alla soluzione di un problema che da troppo tempo tutta la città attende.