banner
banner

Secondo un rapporto del GSE (Gestore Servizi Elettrici), l’Abruzzo è al 15° posto tra le regioni con impianti fotovoltaici. Per il 2022 l’Abruzzo detiene appena il 2,4% degli impianti totali attivati in Italia. Ai fini dello sviluppo di un territorio, è importante la disponibilità di energia elettrica soprattutto in uno scenario mondiale a cui stiamo assistendo dove importanti approvvigionamenti di fonti energetiche sono stati interrotti, pensiamo al gas russo e come l’Europa sempre di più punti allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

“Ma anche per questo comparto il centrodestra a guida Marsilio non ha saputo cogliere l’opportunità del momento” è quanto afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che continua: “Mentre in settori strategici, dove la Regione avrebbe dovuto agire da guida per incentivare lo sviluppo delle rinnovabili, quali il terziario, l’agricolo e l’industria, siamo all’anno zero, con posizioni sempre in fondo alla classifica tra le regioni d’Italia. Nel terziario, per esempio, abbiamo appena 3.150 impianti installati. Mentre nel settore agricolo abbiamo poco più di 700 impianti con una potenza di appena 47 MW e una produzione di 58 GWh, arrivando a toccare il fondo della classifica in 16° posizione. Infine il settore industriale con appena 2.553 impianti, con una potenza di 438 MW e una produzione di 522 GWh.
Anche per quanto riguarda lo sviluppo dell’energia solare negli edifici pubblici, l’Abruzzo non brilla affatto, posizionandosi in fondo alla classifica tra le regioni, al 15° posto per potenza installata per addetto della PA alla fine del 2022, con appena 161 W per addetto e al 14° posto per potenza installata per unità locale, con appena 4,7 KW/UL. Sui sistemi di accumulo (SDA) non va meglio. La Regione Abruzzo è pessima: risulta la 14° regione per numero di sistemi installati in Italia, con appena 5.124 impianti dei 230 mila totali a livello nazionale. Sistemi importantissimi per lo sviluppo di tale produzione energetica, in quanto consentono di accumulare l’energia prodotta per utilizzarla in momenti di maggiore fabbisogno. Insomma, un disastro su tutti i fronti che risulta ancora più allarmante se pensiamo che il Presidente Marsilio nella nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027 e nel proprio piano presentato per il PNRR, ha destinato solo le briciole per lo sviluppo dell’energia solare” conclude.

Lascia un commento