banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

L’on Stefania Pezzopane consigliera comunale risponde alle critiche del tutto inopportune e non fondate del segretario nazionale di Sappe/Confsal:

“Non ho il piacere di conoscere il signor Capece segretario nazionale del Sappe/confsal che si è esibito in uno stravagante quanto infondato attacco politico, piuttosto che nel preoccuparsi delle condizioni dei lavoratori del carcere aquilano. Ho collaborato sempre con le organizzazioni sindacali presenti sul territorio che in più occasioni hanno pubblicamente apprezzato il mio lavoro di costante attenzione alle problematiche della giustizia e delle carceri. In particolare ringrazio Giuseppe Merola della Cgil e Mauro Nardella della UIL con cui abbiamo fatto importanti iniziative in questi anni, e conosco molti operatori delle carceri abruzzesi con cui collaboro costantemente. Ma fuori dalle polemiche, andiamo al punto: Capece vuole o no rafforzare gli organici del super carcere di Costarelle? Perché nel suo lungo comunicato stampa fa solo polemica senza spendere una sola parola per sostenere la necessità di sostegno al sistema giudiziario ed al supecarcere. Egli non sembra affatto preoccupato del nuovo ospite del carcere di Preturo che Meloni ha fatto arrivare a L’Aquila. La questione evidentemente non merita, secondo lui, una speciale attenzione del governo e dei ministri competenti. Perché nel comunicato sembra più preoccupato a fare polemica politica di parte che non ad aggregarsi ad una battaglia che porterò fino in fondo come ho sempre fatto in questi anni. L’arrivo in carcere di un criminale efferato, ricercato per anni dalla polizia internazionale, deve far scattare una unanime reazione. Non ho mai avuto mai modo di incrociare il signor Capece durante le mie attivita politiche ed istituzionali fatte per la giustizia, per il potenziamento degli organici dei tribunali e della polizia penitenziaria e per i diritti dei detenuti. Non scopro certo ora le carceri ed i loro problemi. Me ne occupo da sempre, avevo 25 anni quando sono andata per la mia prima presenza in carcere da volontaria a Rebibbia dove conobbi Giulio Petrilli allora ingiustamente detenuto. Poi da Presidente della Provincia ho promosso con la assessora Teresa Nannarone iniziative culturali e corsi di formazione nelle carceri della Provincia ed in particolare nel carcere di Sulmona i quegli anni teatro di terribili e ripetuti suicidi. Mi sono occupata di quel carcere sollecitando potenziamento organici più volte e si può leggere negli atti parlamentari. Ho promosso da presidente della giuria del Premio internazionale L’Aquila -Bper Laudomia Bonanni una sezione carceri italiane che ha il patrocinio del Ministero della Giustizia e che per per oltre 10 anni si è svolto ogni anno con attenta preparazione dei detenuti e coinvolgimento del personale, iniziativa interrotta a causa solo dalla pandemia. Ho presentato interrogazioni su questioni del personale per il carcere di Teramo, Sulmona e L’Aquila, incalzando governi e ministri di ogni colore. L’ultima visita a Costarelle è del 27 maggio con la senatrice Anna Rossomando vice presidente del Senato abbiamo incontrato dirigenza e personale segnalando pu. Laicamente al Ministro le esigenze di carenza di personale di polizia penitenziaria. Inoltre, cito solo alcune mie iniziative, tanto per risvegliare la sopita memoria di Capece: maggio 2021 intervento su Cartabia per emergenza carcere Sulmona, a febbraio 2020 sono intervenuta per il sovraffollamento del carcere dell’Aquila, nel 2017 interrogazione per il drammatico suicidio nel carcere di Sulmona, ad agosto 2017 ero intervenuta per le condizioni insopportabili per personale e detenuti nei carceri Aq e Sulmona per il caldo, a giugno 2017 avevo denunciato il buco di 40 agenti di polizia nel carcere di Sulmona, a marzo 2020 ho interrogato il ministro sulle carenze personale a Costarelle, ad aprile 2019 dopo aver visitato il carcere di Castrogno a Teramo, presentai una interrogazione e tenni una conferenza stampa a Teramo dove denunciai le pessime condizioni in cui operava il personale ed in cui erano allocati i detenuti. E sono solo alcuni esempi. Il signor Capece che non nasconde le sue simpatie per la destra, conosce un altro parlamentare abruzzese a lui più politicamente affine che si sia occupato così costantemente di queste problematiche ? Può farmi il nome? Comunque sia, ribadisco: l’arrivo del nuovo detenuto super boss della mafia, voluto dalla Meloni, impone al governo interventi di potenziamento del personale del carcere e della giustizia. “

Lascia un commento