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Reinserimento sociale di detenuti, internati e soggetti in esecuzione di misure alternative alla detenzione, attraverso azioni di selezione, presa in carico e formazione professionale. Sono questi gli obiettivi del progetto presentato stamani in Regione “Reinserimento dei detenuti” e che ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e 470 mila euro realizzato in collaborazione con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise. L’intervento prevede due fasi, lo sviluppo di un modello di presa in carico dei detenuti e l’avvio di 17 percorsi formativi negli 8 istituti penitenziari abruzzesi. “Con questo progetto abbiamo voluto creare un modello sperimentale standardizzato di presa in carico dei detenuti, applicando le buone prassi per il miglioramento delle condizioni di chi vive nelle carceri. Tra i percorsi finanziati, quelli per assistenti famigliare, cuochi, sarti, panettieri, manutentori edili, pizzaioli, affidati a 12 enti di formazione scelti in base ad una procedura di evidenza pubblica. Il progetto è stato presentato dall’assessore alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale: “Con questo progetto abbiamo voluto creare un modello sperimentale standardizzato di presa in carico dei detenuti, applicando le buone prassi per il miglioramento delle condizioni di chi vive nelle carceri. Per la prima volta daremo vita a una vera e propria anagrafe dei detenuti, che metteremo a disposizione degli operatori, creando così un sistema di incrocio domanda-offerta di lavoro. Siamo estremamente orgogliosi di questo progetto tanto da aver deciso di inserirlo anche nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, aumentano la dotazione finanziaria a 7 milioni di euro”.

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