“La crescente domanda sanitaria, legata all’invecchiamento della popolazione e al conseguente aumento della spesa, impone nuove scelte e modelli che mettano al centro della sanità che stiamo costruendo il territorio, i sistemi tecnologici, i farmaci innovativi, le case e ospedali di comunità, l’assistenza e le cure domiciliari, la prevenzione e gli screening”.
Queste le parole di Guido Liris, senatore aquilano di Fratelli d’Italia, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio e presidente dell’intergruppo parlamentare sulla prevenzione e le emergenze nelle aree interne, durante il convegno “Equità di accesso alle cure, il punto di vista di Governo e Parlamento” che si è tenuto ieri nella Sala Capitolare di Palazzo Madama. L’incontro ha focalizzato l’attenzione sulle differenze regionali nell’accesso ai servizi sanitari, sui nuovi LEP (Livelli Essenziali di Prestazione) e sulle liste di attesa.
Tra i partecipanti, Robert Nisticò, presidente dell’Aifa, e Antonio Fortino, direttore del Dipartimento sanitario dell’Agenas, hanno contribuito alla discussione.
Liris, dirigente medico in aspettativa della Asl aquilana, ha ricordato l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che è un sistema universalistico e di cui l’Italia deve essere orgogliosa. Ha sottolineato che l’accesso alle cure, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, è un diritto fondamentale del singolo, ma anche un interesse della comunità. Tuttavia, i divari tra le regioni e le diverse caratteristiche organizzative mettono a rischio questo diritto, creando disuguaglianze non solo per quanto riguarda il finanziamento della spesa, ma anche nell’accesso ai farmaci e alle prestazioni sanitarie.
Liris ha quindi sollecitato un’ottimizzazione dei processi legislativi e decisionali, per garantire equità di accesso alle cure, enfatizzando la necessità di una collaborazione efficiente tra Governo e Regioni.