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“Sul progetto di velocizzazione delle tratte ferroviarie non può esserci campanilismo che tenga. Lo sviluppo deve tenere in considerazione le aree interne nella sua interezza, chi pensa il contrario o strumentalizza le posizioni non ha a cuore il futuro di questa terra”. Lo dice il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, in replica alle dichiarazioni rese dalla senatrice  di Sulmona del Movimento Cinque stelle, Gabriella Di Girolamo. “Ribadisco quello che già ho detto nel corso del Consiglio comunale straordinario convocato all’Aquila su questo argomento – spiega D’Eramo – Non può esserci né guerra di campanile né un pericoloso dualismo tra progetti , bisogna utilizzare un doppio binario : da  un lato portare avanti senza ritardi il progetto considerato originario, quello di velocizzazione della Roma-Pescara che coinvolge la Marsica e la Valle Peligna ; dall’altro lato, però, è impensabile che nell’ambito di una programmazione di questo genere si tengano esclusi territori fondamentali per tutta la regione come L’Aquila e Teramo che peraltro mettono in campo proposte tecnicamente fattibili, a basso impatto ambientale e molto vantaggiose in termini di tempi di percorrenza. Questa è una battaglia campale per il futuro dell’Abruzzo e come tale va affrontata anche nella dimensione economica. Si deve osare e chiedere di procedere in parallelo, anche nel reperimento delle somme, affinché le aree interne trovino il giusto giovamento da un’infrastrutturazione veloce e dal miglioramento dei collegamenti. Si può fare, a maggior ragione in un momento in cui il governo è sostanzialmente di unità nazionale . Mi compiaccio che la Valle Peligna abbia una senatrice di cui finora avevo avuto il piacere di ascoltare la voce solo in occasione di una riunione dedicata alle tematiche del post terremoto in cui si era palesata tutta la sua incredibile impreparazione sull’argomento – conclude D’Eramo - Alla Di Girolamo, che evidentemente non ha compreso il mio ragionamento e forse comprende poco di quale sia la politica più lungimirante per il territorio, ricordo il comportamento dell’ex premier che tanto osanna, Giuseppe Conte, che non ha perso occasione per mortificare l’Abruzzo e in particolare l’Aquila e questa provincia sui temi della ricostruzione, ma anche su quelli del collegamento ferroviario veloce. Prima di qualificare con termini offensivi e poco consoni un parlamentare della Repubblica, la Di Girolamo farebbe bene a ragionare su quanto, stavolta sì di ridicolo, è accaduto all’interno del suo stesso Movimento”.

 

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