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“A sentire le notizie che giungono dal “Palazzo”, non si sa se accoglierle con un mesto sorriso arrendendosi per stanchezza, o disperarsi in preda al più nero sconforto. Come classificare l’”aut-aut” della Segretaria Generale, fino a ieri fervida collaboratrice della sindaca, di condividere il suo impegno professionale con la Provincia di Pescara, pena il suo abbandono, semplicemente, del Comune?”. A chiederselo è il circolo cittadino Pd. “Con buona pace della Casini e delle rassicuranti narrazioni sulle “magnifiche sorti e progressive” della sua Amministrazione, bisogna prendere atto che ad oggi Sulmona, con una popolazione di circa 23000 abitanti, viene equiparata a Paesi con numeri decisamente inferiori, costretti per ovvi motivi a consorziarsi per la fruizione di alcuni servizi. E, giusto per non farsi mancare mai niente con episodi che hanno del grottesco, apprendiamo che la tanto decantata pista ciclabile che doveva snodarsi da Via Cappuccini fino alle Marane è bloccata per errori di progettazione (Zavarella, sempre prodigo di esternazioni, che ci dice al riguardo? dov’era quando è stata approvata?) – proseguono i dem – Così come la restituzione dell’immobile del Centro Celestiniano costerà all’amministrazione, e quindi ai contribuenti, un indennizzo agli sfrattati di 2700€, nonostante l’esistenza di crediti corposi mai riscossi ed ormai inesigibili”. “Ed infine, tra la richiesta della nomina di un assessore al Bilancio che manca da tempo immemorabile da parte di un consigliere di maggioranza, e la mancata discussione in consiglio comunale sull’APU in centro storico per mancanza del numero legale, non si può che prendere atto del caos politico- amministrativo che ormai regna sovrano a Palazzo S. Francesco” continua il Pd. “Avevamo sperato in una agonia amministrativa meno dura, confidando nel lasso di tempo relativamente breve per la liberazione della città da una esperienza amministrativa fallimentare sotto tutti gli aspetti. Ma il rinvio delle elezioni ad ottobre e quindi la possibilità concreta del perpetrarsi di misfatti del tipo sopradescritti non può che allarmare una cittadinanza già prostrata per le note vicende di emergenza sanitaria. E ci costringe ad interrogarci, ancora una volta, sulla necessità improrogabile di denuncia e vigilanza attiva (in particolare sui mormorii relativi al Liceo Classico), con l’invito a tutti i consiglieri comunali – almeno a quelli in possesso di un minimo di amor proprio – per un sussulto di dignità volto al licenziamento in tronco di questa sindaca. In gioco c’è la credibilità di una città con le sorti di una comunità orgogliosamente fiera della sua storia mai come in questi anni sottoposta a dure prove di resilienza” conclude il circolo dem.

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