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Durante l’incontro promosso dall’ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’ assessore alla Salute, Nicoletta Verì ha dichiarato che la Rregione sta lavorando per trovare soluzioni al disagio giovanile visti gli ultimi dati allarmanti sui disturbi mentali nei minori che mostrano, nella nostra regione, un’incidenza limitata di queste problematiche nell’età compresa tra 0 e 17 anni. Di contro, invece, i dati della sorveglianza sulle dipendenze (riferiti al periodo pre-pandemico), mostrano un’esperienza di approccio sempre più precoce: il 7 per cento dei 15enni, ad esempio, dichiara di fumare tutti i giorni; nella stessa fascia di età il 3.4 per cento dei maschi e lo 0.6 per cento delle ragazze ammette il consumo giornaliero di alcool; il 30 per cento dei maschi 15enni e quasi il 20 per cento delle ragazze afferma di aver fatto uso di cannabis almeno una volta; e anche il gioco d’azzardo problematico registra una diffusione preoccupante tra i minori. La Regione ha attuato, tra le altre iniziative, 4 specifiche azioni dedicate alla prevenzione e riferite al target giovanile: la prima riguarda le scuole che promuovono salute, sulle quali proprio ieri è stato costituito il tavolo tecnico con l’Ufficio scolastico regionale; un secondo gruppo di lavoro, coordinato dalla Asl di Teramo quale capofila e del quale fa parte anche l’Istituto superiore di Sanità, è dedicato alla prevenzione del consumo di alcool; sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono stati attivati ambulatori territoriali nelle Asl per una tempestiva ed efficace presa in carico dei pazienti; con l’Anci è stata stipulata un’intesa per promuovere il movimento in tutti i Comuni, con iniziative sul corretto stile di vita dei più piccoli, come il Pedibus.

“La Regione è al lavoro su più fronti per affrontare le situazioni legate al disagio giovanile e in età adolescenziale, con un’attenzione particolare all’area delle dipendenze e dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” afferma l’assessore Verì. “Lo scorso dicembre è stato approvato il Piano regionale della prevenzione, che contiene azioni specifiche e ben definite su questo fronte. L’emergenza pandemica, infatti, da un lato ha fatto emergere nuove situazioni di disagio tra i ragazzi, dall’altro ha evidenziato la necessità di programmare interventi di prevenzione basati sulla integrazione delle reti e sul coinvolgimento della popolazione, con una maggiore interazione tra scuola, comunità, servizi sanitari ed altri soggetti esterni alla sanità. Un approccio che ha portato ad una fattiva collaborazione tra settori diversi della società: dai Comuni all’Ufficio scolastico regionale, dal Coni agli enti del terzo settore. E’ evidente – continua l’assessore – quanto fosse necessario modificare il modello di presa in carico, implementando la presenza di equipe multidisciplinari, secondo un sistema che è già presente nei Servizi per le Dipendenze e che sarà ora calato nella organizzazione delle nuove Case della Comunità. Gruppi di lavoro in cui i professionisti, oltre all’aspetto prettamente sanitario, pongono attenzione anche su altri aspetti: dall’ascolto ai gesti, fondamentali per instaurare quella relazione attraverso la quale si concretizza il prendersi cura dell’altro e non semplicemente curare l’altro. Siamo pronti per la seconda giornata regionale sulle dipendenze, che si terrà il prossimo 17 novembre. Un’occasione per confrontarci sui dati aggiornati che saranno disponibili nelle prossime settimane e confermare quella sinergia interistituzionale che rappresenta una grande risorsa per rafforzare il nostro sistema sanitario regionale”

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