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SULMONA. “Dal canto mio aspetto comunque una risposta scritta, perché non voglio credere che si possa arrivare ad amministrare in maniera così disinvolta la cosa pubblica. Diversamente valuterò serenamente cosa sia ancora doveroso fare da parte mia per avere le giuste risposte”. Lo afferma la consigliera comunale, Teresa Nannarone, a poche ore dalla seduta del consiglio comunale dove si è discusso della palazzina di Roncisvalle. Di seguito la nota: “Da consigliera comunale, ma anche da cittadina, sto cercando da un anno di capire quale legge consenta che su un’area vincolata dal Prg del 1984 a parco pubblico, venga costruito un fabbricato residenziale privato. Non solo: il fabbricato ha ottenuto un consistente aumento di volumetria, il cambio di destinazione d’uso (da magazzino a residenziale) e gli incentivi statali sismabonus e ecobonus, come si legge dal cartello apposto al cantiere. Nel corso dell’anno ho chiesto documenti e chiarimenti, parlato con cittadini, tecnici ed associazioni, utilizzato le mie prerogative di consigliera ponendo, nel consiglio comunale di aprile scorso, una domanda di attualità al sindaco e all’assessore Berardi, i quali riferivano di non essere in grado di rispondere sulla vicenda nonostante le numerose richieste degli ambientalisti, gli articoli di stampa e una indagine in corso. Pazientemente ho costruito una interrogazione con richiesta di risposta scritta rimessa al sindaco il 6 maggio 2024 con illustrazione in aula. Siccome il Consiglio di oggi prevedeva al secondo punto proprio la mia interrogazione, ho pensato fosse arrivato il momento in cui “per iscritto” il sindaco o l’assessore mi fornissero una risposta. Così non è stato. Il sindaco ha dichiarato di non essere tenuto “a vigilare” poiché le pratiche le evadono gli uffici (!!!), il vicesindaco/architetto, lungi dal chiarire come assessore di una giunta tecnica in base a quale legge su un parco pubblico si possa costruire un fabbricato privato ad uso residenziale, legge una nota dell’Ufficio Tecnico. Nessuna risposta scritta e firmata dal sindaco o dall’assessore è stata redatta e consegnata alla sottoscritta. E la politica? e la trasparenza? Dove sono finite? Perché oggi, di nuovo, è stata scritta una brutta pagina di assenza della Politica perché è mancata l’assunzione delle responsabilità da chi rappresenta l’Ente, cioè dal Sindaco, destinatario delle mie istanze.
Affido alla stampa e quindi ai cittadini la preoccupazione di una di voi, scelta da voi, che da un anno cerca una spiegazione che non riesce ad avere nonostante la legittimità della richiesta e il ruolo ricoperto.
Affido ai lettori la mia preoccupazione per la mancanza di chiarezza e di democrazia che regna a Palazzo San Francesco. E’ già successo che dall’essere “tutto a posto” nulla fosse a posto, e questo dovrebbe spingere gli occupanti di Palazzo a cercare loro per primi di capire come stanno veramente le cose in Via Tratturo, invece di dare risposte devianti. Dal canto mio aspetto comunque una risposta scritta, perché non voglio credere che si possa arrivare ad amministrare in maniera così disinvolta la cosa pubblica.
Diversamente valuterò serenamente cosa sia ancora doveroso fare da parte mia per avere le giuste risposte”

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