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Arroccato su uno sperone roccioso a circa 1.066 mt a strapiombo sulle spettacolari gole del fiume Sangro, il piccolo borgo medievale di Barrea è un eccezionale belvedere sull’omonimo lago e sull’anfiteatro naturale formato da alcune delle più belle e importanti montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Il centro storico si sviluppa come borgo fortificato da un convento-fortezza, “Lo Studio”, edificato intorno all’anno Mille da monaci benedettini.

Attraverso i due soli accessi, la “Porta di Sopra” e la “Porta di Sotto”, si entra in un susseguirsi di vicoli, piazzette, scorci , belvedere, palazzi signorili e botteghe medievali.

La struttura urbanistica, sostanzialmente immutata nel corso dei secoli, è caratterizzata da una cinta difensiva formata da case-mura e dal castello, edificato tra il 1016 e il 1017 dai Di Sangro, che con le sue mura sorveglia il borgo.

Nel corso dei millenni il castello ha subito rilevanti modifiche a causa di terremoti e lunghi periodi di abbandono che ne hanno mutato l’aspetto. Acquistato dai Di Loreto, famiglia appartenente al nobiliato locale, è stato successivamente donato al comune di Barrea ed è visitabile al costo di 1,00 Euro.

Dalle sue torri la vista del lago toglie il fiato. Il contrasto tra il turchese delle acque e il verde dei monti che circondano il lago e si specchiano nelle sue acque, è fantastico.

Il lago è circondato da prati con aree pic nic e spiaggette dove è possibile rilassarsi, dopo aver fatto un lunga passeggiata nel bosco che costeggia il lago o un’escursione a cavallo, mentre i più golosi possono coccolare il proprio palato con le tante specialità culinarie preparate dai ristoranti della zona.

A rendere ancor più speciale questo piccolo angolo d’Abruzzo ci sono i tanti animali selvatici, in particolare i cervi, che di tanto in tanto fanno capolino lungo le strade, i prati e nel centro abitato, tra lo stupore di grandi e piccini.

Tanta natura, tanto verde e soprattutto tanta pace dunque, mix ideale per chi vuole passare una giornata in totale relax.

Marcella Mastrogiuseppe

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