Nel territorio di Calascio, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a 1460 metri, c’è un luogo magico dallo scenario mozzafiato.
E’ il Castello di Rocca Calascio, una struttura possente che si fonde perfettamente con l’impervio territorio roccioso che lo circonda.
La fondazione della Rocca, come imponente sistema di avvistamento che dagli Appennini giungeva fino al mare, si fa risalire all’anno 1000 anche se il primo documento storico che ne attesta la presenza è datato 1380.
Posseduto inizialmente da Leonello Acclozamora della baronia di Carapelle, verso la fine del XV secolo, venne concesso alla famiglia Piccolomini che rafforzò la fortificazione dotandola di una cerchia muraria di ciottolame e quattro torri di forma cilindrica ad uso militare, per poi essere acquistata dalla famiglia dei Medici.
Nel corso dei secoli, fino ad arrivare a tempi più recenti, la rocca ha subito vari lavori di consolidamento che permettono, oggi, di poterla visitare e di ammirare dalle sue torri un panorama unico.
Non lontano dalla rocca, sul sentiero che conduce a S. Stefano di Sessanio, si erge la chiesa di Santa Maria della Pietà , un piccolo tempietto eretto tra il XVI ed il XVII secolo, sul luogo dove, secondo la leggenda, la popolazione locale ebbe la meglio su una banda di briganti.
La chiesa, oggi è adibita a semplice oratorio e meta di fedeli e devoti.
Rocca Calascio si raggiunge comodamente in macchina, anche se all’interno dell’abitato del piccolo borgo antico, le strade sono totalmente pedonali. Qui è possibile trovare, tra le tante abitazioni totalmente diroccate, alcune, molto suggestive, che sono state ristrutturate, dove poter sostare, soggiornare e gustare le tante prelibatezze culinarie del posto.
Il castello, visitabile gratuitamente, è raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero alla portata di tutti di circa 30 minuti o con un pratico bus turistico che permette di arrivare fino alle cinta.
Oggi la Rocca è sede anche di interessanti manifestazioni, tra cui concerti di musica classica ed eventi legati alla falconeria.
Il fascino di questa zona è dovuto anche alla natura incontaminata che lo circonda, che crea un’atmosfera surreale, come se il tempo si fosse fermato; non a caso Rocca Calascio ha stimolato la fantasia di tantissimi registi.
Il primo e principale lungometraggio girato è “Lady Hawke†(USA, 1985) in cui la rocca, allora non ancora restaurata, era il rifugio dell’eremita impersonato da Leo McKern.
In tempi più recenti è stata il set per la serie Rai “Padre Pio†ed è visibile anche in alcune scene del film “The American†con George Cloney, interamente girato nella provincia dell’Aquila, in particolare tra Calascio e Castelvecchio Calvisio.
Un vero e proprio tesoro del nostro Abruzzo, dunque, ideale per chi desidera assaporare l’atmosfera di un tempo!
Marcella Mastrogiuseppe