Alla presenza del Ministro dell’Interno Piantedosi, è stato inaugurato oggi a L’Aquila il Numero Unico 112, la centrale unica di risposta per le emergenze che unificherà le richieste d’intervento che giungono ai numeri di emergenza 112-113-1530-115-118, fino ad oggi divise tra le FFOO (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia Costiera), Vigili del Fuoco e il Soccorso Sanitario. Il NU permetterà uno screening iniziale delle richieste per veicolare unicamente le reali emergenze alle centrali operative delle diverse istituzioni coinvolte. Anche l’Abruzzo si adegua così alle procedure di modernizzazione volute dall’Unione Europea; il 112 sarà attivo dal 12 marzo nei distretti telefonici di Pescara Lanciano Vasto e Chieti, dal 26 marzo all’Aquila e a Teramo.
“Sono molto contento per i nuovi posti di lavoro creati che permetteranno a 40 famiglie di avere fiducia nel futuro” ci dice Roberto Di Stefano, sindacalista dei Carabinieri, “ma viene da domandarci come mai tutta questa tecnologia utilizzata dal NUE112 per l’identificazione e il rintraccio preciso delle richieste e dei richiedenti non sia stata fino a ora disponibile per le nostre centrali operative. E’ indubbio che il NUE112 ci consentirà di avere finalmente informazioni di qualità dalle quali gestire i nostri interventi, ma è bene sottolineare che il collo di bottiglia rimane la necessità di avere risorse sul territorio (e nelle centrali operative) in grado di affrontare le emergenze efficacemente. I protocolli di gestione delle chiamate al NUE112 presuppongono centrali operative di secondo livello (“l’antico” 112) strutturate in una maniera che nella maggioranza dei casi non risponde alla realtà immaginata. Nella quasi totalità dei casi, infatti, c’è un solo Carabiniere a rispondere, e che deve, contemporaneamente, gestire altre situazioni, attivare eventuali supporti, mentre è anche impegnato a rispondere alle normali telefonate che arrivano ai centralini, e, tra le altre cose, nel resettare le centinaia di telefonate di allarme collegate al sistema del tracciamento degli arresti domiciliari che arrivano ogni giorno; un sistema che onera gli operatori perché la quasi totalità dei numerosi allarmi sono falsi, non corrispondono a una situazione di emergenza, ma comunque li impegnano e responsabilizzano; provate a pensare se l’operatore dovesse inviare una pattuglia per verificare ogni allarme. Ben venga il supporto del NUE112, è una novità apprezzabile perché aiuta il processo delle emergenze, ma non deve essere dimenticata l’esigenza di avere personale in numero adeguato e ben retribuito: Le nostre centrali operative sono in continua crisi di personale, con turni che vanno oltre le normali ore previste per lunghi periodi; non si può certo pensare di obbligare il personale a effettuare prestazioni straordinarie per compensare deficienze organiche che non sono colpa del Lavoratore, anche perché retribuite con soli 7/8 euro l’ora”, conclude Di Stefano.
“Con l’inaugurazione in città del “Numero unico di emergenza 1-1-2”, L’Aquila consolida il suo primato di città simbolo e modello per la gestione delle situazioni critiche” lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a margine della cerimonia di inaugurazione che si è svolta oggi alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Ringrazio il presidente della Regione, Marco Marsilio, per aver raccolto l’appello che avevo già lanciato nel 2018 ma che, con la gestione del centrosinistra, era caduto nel vuoto. Un servizio capace di fornire una risposta immediata ai cittadini e che, insieme alla posa della prima pietra della nuova centrale operativa del 118 della provincia dell’Aquila in corso di realizzazione, dimostra come finalmente un’amministrazione regionale – con atti concreti – riconosce e consolida le prerogative del capoluogo” ha concluso Biondi.