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I cambiamenti climatici anticipano e prolungano la stagione delle allergie

I cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo stanno causando l’anticipo della stagione delle allergie e il protrarsi oltre il termine previsto. Di questo si è parlato nel corso di un incontro dal titolo “Comunicazione e formazione su tematiche relative all’interconnessione ambiente-salute” organizzato da Arta e Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo al quale hanno partecipato oltre cento tra professionisti del mondo della sanità e tecnici ambientali. Le allergopatie sono intrinsecamente legate alla tutela dell’ambiente. Molte di queste condizioni allergiche sono innescate o accentuate da fattori ambientali, in particolare l’inquinamento dell’aria, che comprende l’aumento dei livelli di particolato, gas inquinanti e sostanze chimiche presenti in atmosfera. Questi elementi possono aggravare le allergie respiratorie, provocando riniti allergiche e asma. Per questo, Arta e Dipartimento Sanità collaborano ad un progetto comune per indagare le ricadute dei fattori ambientali sulla qualità della vita degli abruzzesi. Tra le tematiche affrontate nel corso dell’incontro, anche il disagio olfattivo delle cosiddette emissioni odorigene che a volte possono contenere sostanze inquinanti nocive per l’essere umano; o le tossine di alcune microalghe tropicali che proliferano sempre più frequentemente nelle acque del medio adriatico, con conseguenze dirette sulla salute dei bagnanti.

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