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SULMONA – Con la scomparsa di Piero Di Pietro il calcio dilettantistico abruzzese perde un uomo di valore che è stato apprezzato ovunque. Viene ricordato anche a Sulmona dove ha giocato negli anni Ottanta ed aveva come allenatore Guido Colangelo. “Con lui – afferma Colangelo – fu una stagione memorabile”.

Colangelo che rapporto aveva con Piero Di Pietro e che ricordo ha di lui?

“Ricordo che portai Piero a Sulmona nel lontano ’82 dopo che lo prelevammo dalle giovanili del Pescara. Era un esterno fortissimo e fisicamente eccezionale oltre ad essere un ragazzo meraviglioso. Con lui ho avuto sempre un rapporto d’amicizia, vero e profondo, perché era una persona splendida. E’ riuscito ad affermarsi in tutti i settori della vita come nella professione dove era diventato un dirigente dell’azienda di trasporto pubblico dove lavorava. Mi dispiace tantissimo perché ho perso un amico sincero”.

Piero Di Pietro, nato a Loreto Aprutino, proveniva dall’area vestina così come il suo allenatore ai tempi del Sulmona. Guido Colangelo all’inizio degli anni Ottanta lasciò per la prima volta il suo paese natale Penne per andare a Sulmona dove portò quel giovane talento chiamato Piero Di Pietro. “Noi ci aspettavamo tanto da Piero – prosegue Colangelo – che venne a Sulmona con tanto entusiasmo. Ricordo che disputò un ottimo campionato grazie alla sua forza fisica incredibile ed alla straordinaria personalità che possedeva”.

Piero Di Pietro negli ultimi anni si era dedicato con passione alla cura dei giovani per aver guidato prima gli allievi del Lauretum e poi la scuola calcio sempre del centro loretese. Bambini e ragazzi restano ora orfani del proprio educatore.

Colangelo quando ha visto l’ultima volta Di Pietro e cosa vuol dire a quei bambini e ragazzi che purtroppo non lo hanno più come allenatore?

“Incontrai Piero circa una settimana prima della tragedia. Lo vedevo spesso al campo ad allenare i giovani. Lo faceva con entusiasmo ed i ragazzi lo hanno sempre seguito con attenzione apprendendo da lui i giusti comportamenti da seguire nello sport e nella vita. Dico a questi ragazzi di mantenere sempre alto il ricordo di una persona educata, gentile e rispettosa come Piero”.

La disgrazia che ha colpito Piero Di Pietro ha rappresentato un nuovo lutto per lo sport di Loreto Aprutino. Dopo Giuseppe Chiavaroli, calciatore del Lauretum, morto nel 2009 all’età di 24 anni nel terremoto dell’Aquila, a distanza di oltre sette anni il calcio loretese perde un altro personaggio a causa sempre di un disastro naturale.

Domenico Verlingieri

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