La scorsa settimana, presso il Tennis Club località l’Incoronata a Sulmona, si è svolto il torneo nazionale a gironi di tennis in carrozzina.
Il tennis in carrozzina in Italia è in notevole diffusione ed oggi vive un periodo di grande evoluzione. Attualmente l’ITF organizza oltre 150 tornei sparsi per il mondo ogni anno che compongono il NEC Wheelchair Tennis Tour, il cui montepremi totale annuale è di circa un milione di dollari.
Nel 1992 il tennis in carrozzina diventa uno degli sport presenti nei Giochi Paralimpici a Barcellona e dal 2007 tutti i tornei del Grand Slam (ovvero i 4 tornei di tennis più importanti nel mondo) si impegnano nell’organizzazione del relativo torneo di tennis in carrozzina.
E’ uno degli sport in più sensibile espansione, sia per la spettacolarità del gioco che per il numero di praticanti, sul quale il Comitato Paralimpico investe molto, così come la Federazione Italiana Tennis (FIT).
Al giorno d’oggi, oltre che per la qualità dei suoi atleti, l’Italia si distingue nell’organizzazione di alcuni eventi a livello mondiale.
La carrozzina è considerata come parte del corpo del giocatore e tutte le regole che riguardano il corpo del giocatore si applicano anche alla carrozzina che deve avere caratteristiche ben precise.
Il tennis club del maestro Giancarlo Bonasia è stato promotore di questa disciplina nella nostra città organizzando master, tornei nazionali ed internazionali.
Il circolo è dotato di 2 campi sportivi sintetici organizzati appositamente per il tennis in carrozzina ma che da un anno e mezzo sono chiusi e completamente abbandonati. Dovevano essere restituiti alla città poiché il contratto è scaduto. Il maestro Bonasia ha tentato in ogni modo di portare all’attenzione dell’amministrazione il gravoso problema che hanno gli atleti che, per allenarsi, sono costretti a recarsi altrove, ma le risposte non sono arrivate e ancora una volta questa città si dimostra poco attenta e sensibile ai problemi dei disabili e allo sport. Speriamo che presto venga presa una soluzione definitiva il cui obiettivo sia solo quello di essere vicini a queste persone.
Nel link l’intervista:Â (503) TENNIS IN CARROZZINA – YouTube