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Stamani il gruppo è partito dall’albergo di Passo San Leonardo per arrivare sulla cima del Monte Morrone ripercorrendo lo stesso sentiero di Silvia, Diana e Tamara.

Una prima sosta è stata all’ingresso della meravigliosa faggeta che fa da sfondo per tre quarti del tragitto: grazie alle guide spirituali Valeria Salvatore e Francesca Di Giacomo si inizia mettendo a terra il dolore e la rabbia, si cercano le stesse sensazioni che le tre ragazze potrebbero aver provato in quel momento di spensieratezza, con lo sguardo che accarezza i sogni di ognuna di loro. Un passo dopo l’altro si parla delle ragazze, si ricordano ma ognuno inizia a parlare un pochino anche di se stesso; si intrecciano storie di vita, ci si aspetta, ci si rispetta in un cammino cadenzato che sembra quasi un cuore enorme che batte.

Seconda sosta: davanti la piccola lapide che ricorda Fernando Di Benedetto. È qui che si lascia andare definitivamente il peso dell’accaduto si recitano poesie e si affronta il delicato argomento della relazione tossica, violenta, si sottolinea quanto sia un problema di cultura e di incapacità a generare relazioni positive. Tutti lasciano i legnetti attorno al cippo di Fernando. Il sentiero diventa più impegnativo mentre i raggi del sole si fanno prepotentemente strada tra i faggi. Si continua a parlare e a riflettere, a camminare e a lasciar andare…man mano i faggi si diradano e finalmente si esce dal bosco: una piana di erba verde, fiori colorati e profumati e orapi. In fondo Capoposto, la struttura ove ricoverava il gregge il pastore macedone. È qui che Diana, Tamara e Silvia chiedono quale sia il percorso per raggiungere la cima del Morrone.

Terza sosta: un bel momento di scambio di opinioni e di riflessioni, di conoscenza dell’io attraverso gli altri. Poi si prosegue per la cima, fino al cippo dedicato a Diana e Tamara, Manda Castrata, ove la tragedia si è consumata.

Quarta sosta: l’avvocato Giulia Calore del foro di Sulmona, racconta l’iter procedurale e giudiziario attraverso la lettura delle sentenze. Diana e Tamara sono lì che guardano con i loro occhi fiduciosi.

Le anime del gruppo: Gianna Tollis, presidente de La Diosa Onlus. Patrizia Tempesta e Nino Restaino, le guide che hanno deciso i luoghi delle soste e sempre attenti alla “salute” di tutti

Il CAI di Sulmona con il suo Presidente Walter Adeante e il CAI di Vasto.

E infine DIANA e TAMARA che hanno accompagnato il gruppo lungo tutto il tragitto.

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