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Il Partito democratico di Pratola Peligna si scaglia contro l’amministrazione guidata dal sindaco Di Nino, accusandola di voler far cassa a spese delle società sportive locali. La polemica è scoppiata dopo l’approvazione della delibera di giunta numero 76/2024, che stabilisce le nuove tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, tra cui lo stadio “Ezio Ricci”. “Da una parte, l’amministrazione concede gratuitamente elettricità e ospitalità ai turisti, un fine legittimo e lodevole per sviluppare il turismo, ma che andrebbe perseguito con una serie di servizi adeguati su cui torneremo in futuro. Dall’altra, si scelgono di destinare ben 18mila euro di contributi pubblici per un evento di una sola notte, che in passato costava solo poche migliaia di euro”, dichiara il Pd in una nota ufficiale. Il punto più critico, secondo il Pd, riguarda però la decisione di far gravare sui club sportivi i costi di gestione del campo. Nonostante uno sconto del 60% sulle tariffe per le società sportive senza scopo di lucro di Pratola, queste si trovano comunque a dover pagare svariate migliaia di euro. Tra le società colpite, il Pd menziona un gruppo dirigenziale giovane, già abbandonato dall’amministrazione Di Nino in passato, senza il quale Pratola non avrebbe più una squadra di calcio da due anni. “Potendo e dovendo trovare le risorse da altri capitolati di spesa, chiediamo con forza che il Comune preveda per le società sportive pratolane un canone simbolico agevolato, soprattutto considerando che negli ultimi due anni la cura del campo è stata totalmente demandata alle società, che si sono occupate del rifacimento delle linee, delle reti e delle porte”, continua la nota del Pd. Il partito conclude affermando che la questione è una semplice scelta amministrativa e di visione politica. “C’è chi guarda allo sport come a un fastidioso costo da scaricare sugli utenti e la collettività e chi, invece, lo vede come un investimento per il benessere collettivo, da favorire il più possibile con strutture all’avanguardia, competitive e aperte a tutti”.

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