SULMONA – Il sindaco de l’Aquila Pierluigi Biondi ha acceso il tripode della Pace col fuoco del Morrone.
SULMONA- La fiaccola è partita all’imbrunire dall’Eremo di Sant’Onofrio a Sulmona. A causa della nota emergenza sanitaria tutto si è svolto in maniera ridotta. Non una messa come di consueto, ma solo una preghiera di ringraziamento al termine della quale è stato acceso il Fuoco del Morrone. Scortato fino al piazzale dell’eremo da Vigili del Fuoco e Protezione Civile, è stato poi trasportato in macchina fino alla Badia. Presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone è stata riaccesa la fiaccola, seguita dal trasporto a piedi fino alla chiesa di S. Pietro Celestino al Bagnaturo. Qui è stata accesa la Lucerna del Cammino del Perdono all’interno della Chiesa, con gli interventi delle autorità , la lettura e la firma della Pergamena delle “Perdonanze Locali†e la sosta notturna del Fuoco del Morrone.
Edizione ridotta quest’anno, come dicevamo, causa la nota emergenza sanitaria. Pochi giovani sono saliti fino all’ eremo, niente cortei, niente fiaccolate.
Sul piazzale di Sant’Onofrio abbiamo incontrato Padre Quirino Salomone profondo studioso della vita e dell’opera di Celestino il quale ci ha illustrato il MESSAGGIO di pace e di fratellanza lanciato dal Santo.
Il Fuoco del Morrone, come dicevamo, è stato consegnato nelle mani del sindaco Pierluigi Biondi, il quale ha acceso il tripode della pace, dando il via alle celebrazioni della 726esima edizione della Perdonanza Celestiniana.