Spaesati, disorientati e in difficoltà. Disavventura per un gruppo di cinque ragazzi spagnoli che l’altro giorno, dopo la vacanza Erasmus, sono rimasti “bloccati” nella centralissima piazza Garibaldi di Sulmona, per aver perso il treno diretto ad Avezzano. Scesa ormai la sera, hanno tentato invano di contattare taxi pubblici e privati, autolinee di autobus, perfino i Carabinieri, al fine di trovare un modo per proseguire il viaggio. “Nessun mezzo a disposizione nella città del turismo” come denuncia una coppia sulmonese che ha incrociato i giovanissimi e si è fatta carico della loro situazione. Dopo un’ora e mezza di telefonate, i sulmonesi hanno trovato un albergo per il pernottamento. “È il caso di mettere in rete l’offerta del trasporto, tra pubblico e privato, perché una città che vuole offrire accoglienza non si può bloccare dopo le 20”- osserva ancora la coppia. I giovanissimi sono stati comunque presi in carico dagli “angeli custodi” ma la vicenda assomiglia alla storia del turista australiano 70 enne che, nei giorni scorsi, dalla stazione ferroviaria si è fatto tre chilometri a piedi sotto la pioggia, con il bagaglio tra le mani, essendo stato cancellato il bus. Per questo episodio il Comune si è scusato ufficialmente con il sulmonese di adozione e con la sua consorte. Entrambi sono stati ricevuti a Palazzo San Francesco, accompagnati da Gabriella Di Mattia, dal sindaco, Gianfranco Di Piero, dall’assessore Attilio D’Andrea e dalla consigliera comunale, Teresa Nannarone. L’impegno assunto dal Comune è quello di istituire un bus in prima serata che colleghi la stazione al centro, cosa non facile vista la carenza di mezzi e risorse umane. Inoltre si cercherà di trattare con i privati per collegare la città al casello autostradale. E ancora, operazione non di poco conto, si sta facendo una ricognizione delle licenze taxi. Sarebbero nove quelle rilasciate negli anni a fronte di un solo tassista a disposizione. “Abbiamo sollecitato le carte”- commentano dal Comune. Le scuse rappresentano un gesto di garbo istituzionale, tutt’altro che scontato. Tuttavia è necessario passare ai fatti, tenendo conto dell’assenza della famosa bacchetta magica.