SULMONA – Sei telefoni bloccati e circa duecento grammi di hashish. È la scoperta che è stata fatta dalla polizia penitenziaria all’interno del campo sportivo del carcere di massima sicurezza di Sulmona. Ad accorgersi della “consegna”, recapitata tramite droni, sono stati gli agenti della penitenziaria che hanno bloccato l’ingresso dei telefoni in carcere. Un fenomeno che non si arresta se si considera che lo scorso anno erano stati recuperati venti telefoni dietro le sbarre, dopo che tre detenuti erano stati colti sul fatto ed avevano mandato in ospedale cinque agenti. L’inchiesta aveva portato ad arrestare anche un agente della polizia penitenziaria, accusato di aver introdotto tre micro cellulari. Ma non è tutto. Nelle ultime ore un detenuto è stato scoperto nella stanza dei colloqui mentre tentava di avere un rapporto sessuale con la moglie. La libidine è stata bloccata sul nascere. Nonostante la gravissima carenza di organico, la polizia penitenziaria continua ad operare e reprimere tali fenomeni