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TESTIMONE IMPERFETTA

(Edizioni Minerva)

Un brutale omicidio. Una supertestimone che non può riconoscere l’assassino.

E un destino che si diverte a mettere i protagonisti alla prova nel perfido gioco della sopravvivenza

Il brutale omicidio di una giovane ragazza sconvolge il maggiore gruppo editoriale italiano. Martina Saggesi lavora alla Valerba Editori e ha assistito all’assassinio. È la supertestimone che tutti vorrebbero avere in casi del genere. 

Il commissario Farina è convinto di risolvere il caso in poche ore ma dovrà misurarsi con una realtà molto più complessa. Martina ha sì guardato in faccia l’assassino, ma non può ricordare il suo volto: soffre di prosopagnosia, un deficit percettivo che impedisce, a chi ne è affetto, di ricordare le facce.

In fuga dai suoi fantasmi e da un omicida che, al contrario, ricorda perfettamente il suo viso, Martina non rinuncerà a dare il suo contributo alle indagini. Man mano, l’inchiesta prende una piega inaspettata, intrecciandosi con un altro clamoroso fatto di cronaca che tiene il mondo dell’editoria con il fiato sospeso. 

Un assassino lucidissimo, sempre un passo avanti; un commissario filosofo che cerca di razionalizzare quello che accade per provare a vivere meglio; la testimone “imperfetta” e una giornalista che con Farina stringerà un’alleanza improbabile. In una corsa folle, la loro esistenza viene travolta da un destino che si diverte a metterli alla prova nel perfido gioco della sopravvivenza. 

Ce la farà solo chi è in grado di diventare una persona diversa da quella che è stata.

Più che un thriller, mi piace definirlo un giallo esistenziale” afferma l’autore Nicola Calathopoulos. “Il commissario Farina è una specie di Maigret del ventunesimo secolo. Osserva, studia, parla molto, interroga, cerca di capire le pieghe della personalità di chi ha davanti. Il delitto che apre il romanzo è molto efferato, crudo, lo sviluppo del racconto fa leva più sull’intelligenza dei protagonisti che sullo stato di tensione in cui far vivere il lettore.

Nel suo precedente romanzo – Dannati per sempre (Edizioni Minerva) – tra i protagonisti troviamo un misantropo e un accumulatore seriale, qui la protagonista soffre di prosopagnosia: “Mi diverto a scoprire l’unicità, la singolarità di ciascuno. – continua l’autore. Perché qualcuno sente improvvisamente l’esigenza di riempire la propria casa di tanti oggetti al punto di rimanerne seppellito?  Cosa prova? Qual è la sua particolarità che lo spinge ad essere così? Questo mi fa impazzire, mi piace provare a scavare. Come si vive in un mondo senza facce? Dove, guardandoci allo specchio, non siamo in grado di riconoscere nemmeno noi stessi. Queste non sono persone imperfette, lo siamo tutti, ma speciali. Ed è quello che io cerco.

Cos’è la prosopagnosia 

La prosopagnosia è un deficit percettivo che impedisce, a chi ne è affetto, di ricordare le facce. In Italia si stima che soffrano di prosopagnosia circa un milione e mezzo di persone. Il malato più illustre al mondo è Brad Pitt che parla della sua malattia senza problemi. Molti medici faticano a riconoscere questa patologia, che può essere innata o acquisita, scambiandola per forme di autismo. Chi ne soffre non è in grado, nelle forme più gravi, di riconoscere la propria faccia allo specchio. Non esiste cura, chi ha la prosopagnosia mette in atto una serie di accorgimenti per poter vivere in un mondo senza facce: attenzione ai segni particolari delle persone, modo di vestire, di muoversi, la voce, il colore dei capelli. Espedienti per provare a riconoscer chi ti sta davanti, che conosci benissimo ma è come se lo vedessi per la prima volta. 

Nicola Calathopoulos (Alessandria d’Egitto 17 ottobre 1960), giornalista, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, è stato vicedirettore di “Sportmediaset”, “Tg4”, “NewsMediaset” e “Tgcom24”. Ha vinto il premio giornalistico Coni-Ussi e il “Maestrelli”. Attualmente cura per Mediaset la rubrica settimanale E-Planet ed è tra gli autori della serie, tra sport e crime, Gioco sporco in onda su Italia1. Il suo primo romanzo Dannati per sempre (Edizioni Minerva) è stato finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2021, Premio Speciale al Premio Letterario I Sassi di Matera 2021 e ha ricevuto la Menzione speciale al Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo-Antonio Semeria.

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