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SULMONA – Dalla maggioranza consiliare di Pacentro riceviamo e pubblichiamo. “Il gruppo di maggioranza Rinnovamento esprime grande soddisfazione per la performance elettorale del sindaco, dott. Guido Angelilli e ringrazia tutti coloro che lo hanno sostenuto. Le quasi 3800 preferenze conquistate in provincia dell’Aquila e soprattutto nel Centro Abruzzo sono un patrimonio prezioso per costruire una solida base in vista delle sfide future a difesa di tutto il territorio. Angelilli ha ottenuto il giusto riconoscimento come amministratore capace e preparato, ponendosi di fatto come referente di quanti, nelle aree interne, hanno visto i propri diritti da cittadini ridursi sempre di più. Il buon riscontro elettorale è anche evidente dalle improbabili esternazioni della minoranza di Pacentro, che per bocca del proprio capogruppo, parla addirittura di fallimento del sindaco a fronte delle 322 preferenze prese in paese. La minoranza rimprovera al sindaco la mancata condivisione della sua candidatura che avrebbe sicuramente comportato…cosa? L’ elezione a consigliere regionale? La vittoria di D’Amico? No. Nulla di tutto ciò. Ma soprattutto il sindaco con chi avrebbe dovuto confrontarsi? Con un capogruppo di minoranza che ha sempre predicato male e razzolato peggio in termini di disponibilità al dialogo, di proposte concrete per il bene del paese e soprattutto del territorio, perché le elezioni non erano un plebiscito su Angelilli come sindaco di Pacentro ma su Angelilli come referente di tutti coloro che si sono sentiti e si sentono traditi da una classe politica assente e distante dai bisogni reali, come la sanità, i trasporti, il lavoro. Certo, come gruppo di maggioranza, sarebbe stato bello condividere con una piattaforma più ampia la scelta di Angelilli, ma durante questa campagna elettorale tutti noi abbiamo visto tanti personaggi, ostili da sempre al benessere del paese, prodicarsi come non mai a raccattare voti contro Angelilli e a favore di candidati estranei al futuro e agli interessi dei pacentrani. E nonostante tutto, i nuovi e vecchi volponi, responsabili anni fa del fallimento del paese (una macchia che resterà per sempre), hanno perso ancora una volta perché i quasi 3800 voti sono un successo che forse neanche loro si aspettavano. Il capogruppo di minoranza piuttosto che rimproverare al sindaco Angelilli la spaccatura del paese, dovrebbe guardarsi allo specchio e chiedersi cosa ha fatto lui in questi anni per risanare quella spaccatura, a cui lui anzi ha contribuito come nessun altro, utilizzando sempre pretesti e sciocchezze per gettare fango non tanto sull’amministrazione quanto su tutto il paese oppure facendosi ingabbiare da vecchi rancori. A giugno ci saranno le elezioni comunali e Angelilli sarà ancora una volta il nostro candidato, in prima linea, come sempre, a viso aperto, senza nascondersi e senza lasciarsi manovrare da nessuno”

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