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SULMONA – Non c’è due senza tre si dice in gergo ma il caso è più unico che raro, da approfondire e studiare, almeno nell’area peligno-sangrina poichè segna un precedente storico dall’inizio dell’emergenza. Un uomo residente a Sulmona è risultato positivo al Covid-19 per la terza volta in due anni di pandemia. Incredibile ma vero. Un “record” che ha portato il diretto interessato, super positivo o super protetto dipende dai punti di vista, a ironizzare con l’azienda sanitaria. “Dopo tre positività che si vince? Dalla Asl mi aspetto almeno un tapiro come riconoscimento”- commenta il sulmonese, tra incredulità e ilarità. La prima infezione si colloca tra la fine primavera e l’inizio dell’estate 2021. Una decina di giorni di quarantena forzata fino al tampone negativo, non senza sintomi. Poi la ricaduta, ovvero la nuova positività accertata lo scorso autunno. Un isolamento più lungo, di 21 giorni, che si era concluso con la riconquistata libertà. L’uomo non si era vaccinato e aveva deciso di attendere sei mesi dalla seconda infezione prima di sottoporsi alla prima dose. Ma lo “scherzo” del Covid è arrivato nei giorni scorsi con la sintomatologia blanda e leggera, tipica di Omicron: mal di gola e qualche linea di febbre. Per precauzione il “malcapitato” si è recato in farmacia per il test antigenico. Positivo. “Non ci volevo credere. La dea bendata proprio non mi assiste. Fortuna che me la sono cavata in meno di una settimana”- spiega il sulmonese che spera di aver fatto la sua parte, di poter dimenticare definitivamente il Covid, facendo i dovuti scongiuri. La Asl intanto, vista l’eccezionalità del caso, aveva sollecitato lo svolgimento del test molecolare per il sequenziamento. “Non c’è da stupirsi viste le continue mutazioni del virus. Abbiamo avuto diverse reinfezioni, anche nel giro di tre o quattro mesi. Tre infezioni non ci era mai capitato. Questo virus si conferma imprevedibile”- spiegano gli addetti ai lavori. Una storia a tratti comica che, per fortuna, si può raccontare.

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