SULMONA – La petizione per “blindare” il quartiere degli incendi cresce a vista d’occhio poiché sarebbero già un centinaio le firme raccolte da depositare a Palazzo San Francesco. Ma l’area è stato oggetto negli ultimi giorni di un pattugliamento incisivo e sistematico da parte delle forze dell’ordine, in particolare dei Carabinieri che hanno predisposto una sorta di “presidio” per tenere sotto controllo tutti i movimenti dopo la recrudescenza dei fenomeni degli incendi dolosi. L’ultimo episodio risale alla notte del 2 aprile. Una presenza della forza pubblica nel quartiere che oltre a costituire un effetto deterrente, rafforza i legami con i cittadini, che negli ultimi tempi non dormono sonni tranquilli dopo gli ultimi fatti balzati alle cronache. L’altra sera una donna ha telefonato al numero di emergenza del 112 per ringraziare i militari riguardo il posto di controllo “sotto casa”, nel cosiddetto triangolo degli incendi. Le richieste dei residenti, in verità, si estendono anche su altri fronti. Da qui l’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo San Francesco. Con la più ampia petizione, che sarà presentata in Comune, si chiede di effettuare la pulizia dell’area posteriore dove solo collocati i pini ad alto fusto, rendere agibile i parcheggi intorno al fabbricato, centralizzare i mastelli della raccolta differenziata all’esterno, posizionare le bocchette antincendio a tutti i fabbricati nonchè le barriere frangineve per l’inverno, ordinare e mettere in funzione una quindicina di telecamere di videosorveglianza per assicurare la giusta sicurezza al quartiere, oltre a quelle posizionate dai privati. Tutti interventi che secondo i residenti permetterebbero di frenare la micro criminalità con il controllo e la prevenzione.