MOLINA ATERNO. Quasi un incidente in moto a settimana sulle strade della Valle Peligna e della Valle Subequana, almeno durante la stagione estiva e nei periodi di maggiore richiamo turistico. Un fenomeno che, dopo l’ultimo grave episodio che risale alla giornata di mercoledì scorso, continua a preoccupare e ha spinto i sindaci a chiedere aiuto al Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo. “I motociclisti devono venire nel nostro territorio ma secondo le regole. Le nostre strade non possono essere scambiate per circuiti”- afferma il sindaco di Molina Aterno, Luigi Fasciani. “Come amministratori comunali abbiamo affrontato la problematica con le autorità superiori. Nei prossimi giorni chiederò un incontro con i miei colleghi, per potenziare i controlli e chiamare in causa il Prefetto”- ha ribadito il primo cittadino- “noi non abbiamo grandi strumenti. Non deve passare il messaggio che non vogliamo le moto sulle nostre strade. Tutto il contrario. Ma bisogna attenersi al codice della strada. Soprattutto nel fine settimana, è sempre alto il rischio di gravi incidenti e questo comporta una forte preoccupazione e un disagio non indifferente per gli abitanti dalla nostra valle” . Già nel giugno del 2020, i sindaci di Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Molina Aterno e Secinaro, avevano scritto alla Prefettura chiedendo la presenza, specie nei week end, di pattuglie della polizia munite di autovelox. Gli amministratori avevano chiesto in particolare di presidiare l’intero territorio sirentino e subequano, ovvero la statale 5 tiburtina valeria (le Gole di San Venanzio), la provinciale sirentina 11 e 13 e la strada regionale 261. Una richiesta che, dopo il grave incidente stradale dello scorso 22 agosto, quando un 34enne di Silvi Marina è rimasto gravemente ferito tra Raiano e Castelvecchio Subequo, viene ribadita con forza. “La problematica riguarda anche le strade urbane”- conclude il sindaco di Goriano Sicoli, Rodolfo Marganelli, “dobbiamo tornare ad affrontare la questione con il Prefetto e sui tavoli istituzionali per cercare soluzioni. Dall’adeguamento della segnaletica ad ordinanze o controlli mirati”.