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SULMONA – La procura mette a disposizione video e intercettazioni per gli undici poliziotti della stradale di Pratola Peligna, coinvolti nell’inchiesta sui furbetti del sonnellino. Dalla giornata di ieri, per sette ore dal giorno (dalle 8 alle 15) è stato stabilito che i poliziotti indagati possono accedere con i propri legali, nell’aula dell’ultimo piano del palazzo di giustizia per prendere visione di tutto il materiale, in modo tale da costruire una strategia difensiva. Al momento, spiega il Centro, solo due degli undici hanno fatto formale richiesta alla procura per la revisione di immagini e intercettazioni. Operazione che si annuncia complessa, dal momento che sono circa 700 i cd audio finiti sul tavolo del magistrato. Al termine di questa fase, la procura procederà con la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Gli undici sono accusati, a vario titolo, di truffa ai danni dello Stato, falso, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. La maxi indagine condotta dalla Procura della Repubblica era partita nel 2019, con tre anni di indagini svolte attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche, i pedinamenti, il rintracciamento attraverso la tecnologia gps e l’analisi dei file delle telecamere di sorveglianza. Secondo l’accusa gli agenti avevano abbandonato le proprie postazioni di lavoro, dormito all’interno delle auto durante i turni notturni e si erano intrattenuti nei locali commerciali durante l’orario di servizio. Tutte accuse respinte dagli indagati e dai loro avvocati, pronti a dare battaglia, ritenendo che le contestazioni della procura non solo sono generiche, come aveva rilevato il tribunale del riesame, ma in alcuni casi del tutto infondate.

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